Il capitale sociale societario è definito come l'ammontare complessivo di tutti i versamenti e i conferimenti dei soci ed è indicato nell'atto costitutivo della società stessa, ma a noi interessa un altro tipo di capitale sociale, quello umano, quello che annovera le qualità dei cittadini che fa ricco un Paese, ma che non compare in alcuna classifica e di cui si conosce poco.
In questo articolo, vedremo che il capitale sociale italiano è davvero scarso ma il problema è che se ne ha una concezione opposta alla realtà, forse a causa di falsa presunzione! Il prototipo dell'italiano è in perenne deficit di credibilità globale anche se siamo un popolo culturalmente attivo e vincente.
Sono concetti che ho appreso e condiviso, grazie alle tesi de "I sette peccati capitali dell’economia italiana" ottimo libro di Carlo Cottarelli, Mr. "Spending review", economizzatore in ben 3 Governi nazionali, che qui analizzerò.
Troviamo una prima ed ottima definizione nella teoria dei "diversi tipi di capitale" di Bourdieu (1986) nella quale si definisce il "capitale sociale" (distinguendolo dal capitale economico e culturale) come “l'insieme delle risorse attuali e potenziali legate al possesso di una rete stabile di relazioni più o meno istituzionalizzate di conoscenza e riconoscenza reciproca”.
Ti prego di rileggere più volte tale importante definizione!
Dal grande Cottarelli, ho appreso che egli definisce Il termine "capitale sociale" come la capacità di incorporare, nelle proprie decisioni ("internalizzare" è il termine tecnico usato dagli economisti), le conseguenze che le proprie azioni hanno sugli altri.
Se si internalizza, si nota che quello che ci può sembrare un comportamento per noi vantaggioso alla fine finirebbe per danneggiare tutti e quindi anche noi, se tutti si comportassero nello stesso modo! Per esempio se io evado le tasse, ci guadagno, ma se tutti seguono il mio esempio e tutti evadessero, allora stiamo male tutti perché non ci sono più soldi per pagare i servizi pubblici.
Senza mezzi termini, diversi studi indicano che in Italia il capitale sociale è relativamente scarso!
Per misurarlo ci si basa spesso sui risultati di sondaggi d'opinione riguardo a certi valori come la fiducia negli altri, il rispetto degli altri e così via, che sono poi riassunti in "indici di capitale sociale e culturale".
In questi indici, non figuriamo molto bene rispetto agli altri paesi avanzati, collocandoci solitamente al di sotto della media europea!
Personalmente, peraltro come Cottarelli, credo che lo scarso capitale sociale in Italia sia una delle principali cause ai nostri problemi e specie alla propensione all'evasione fiscale, per la quale siamo fanalini di coda in UE, dopo Grecia e Malta!
l basso capitale sociale in Italia è un tema complesso con diverse cause profonde e interconnesse, eccone alcune delle principali che, secondo me, potrebbero essere più calzanti di altre!
1. Fiducia Limitata, cioè la scarsa percezione della fiducia nelle istituzioni e nelle relazioni interpersonali, le esperienze negative con la corruzione, l'evasione fiscale e l'inefficienza burocratica che hanno eroso tale fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche, nonchè la diffidenza verso gli altri, alimentata da eccessivo e inutile individualismo e competitività, che ostacola la collaborazione e la coesione sociale.
2. Familismo e Clientelismo, che caratterizza la struttura sociale italiana e che privilegia i legami familiari a scapito di relazioni più ampie (tipo i Capobianco nel film di Zalone, per intenderci), ciò può portare a favoritismi e clientelismo, ostacolando la meritocrazia e la trasparenza e inoltre, la dipendenza da reti familiari e clientelistiche può limitare la mobilità sociale e l'autonomia individuale.
3. Debole Partecipazione Civica e associativa, certamente contribuisce al deficit di capitale sociale. I cittadini tendono a disimpegnarsi dalla vita pubblica (Esempio, coefficiente di votanti attivi) e dalle attività di volontariato (attività scarsa in Italia), limitando la coesione sociale e la collaborazione per il bene comune. Sono dati statistici e non mi invento nulla! Questo può ostacolare la risoluzione di problemi collettivi e la creazione di una cittadinanza attiva e responsabile.
4. Disuguaglianze Socioeconomiche, sono un altro fattore che contribuisce al basso capitale sociale. La disparità di accesso a risorse e opportunità crea tensioni e ostacola la coesione sociale. La povertà e l'esclusione sociale possono marginalizzare individui e gruppi, limitando la loro partecipazione alla vita sociale e politica.
Riguardo a come risolvere questo problema, sono certo che si potrebbero attuare diverse strategie che sono volte soprattutto a investire risorse sui più piccoli per plasmare un nuovo prototipo di italiano, più colto e consapevole. Ma vediamo più approfonditamente.
-Promuovere la Trasparenza e la Responsabilità:, tramite il contrasto alla dilagante corruzione e all'evasione fiscale per rafforzare la fiducia nelle istituzioni. Si potrebbe anche cercare di migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione e garantire la trasparenza nei processi decisionali e promuovere una cultura della legalità e del rispetto delle regole, specie nei più piccoli. Introdurrei un esame civico per i migliaia di "improvvisati" i quali volessero presentarsi alle elezioni, in qualsiasi lista (geniale, vero?).
-Sostenere l'Associazionismo e la Partecipazione Civica, incoraggiando la creazione di associazioni e reti di volontariato che favoriscano la coesione sociale e la collaborazione. Promuovere l'educazione civica nelle scuole e nelle università per sensibilizzare i cittadini sull'importanza della partecipazione attiva. Sostenere iniziative di cittadinanza attiva che coinvolgano i cittadini nella risoluzione di problemi locali, come sportelli comunali o online nei quali si possa dare consigli alla parte Dirigente.
-Ridurre le Disuguaglianze, investendo in politiche di welfare e redistribuzione per ridurre la povertà e l'esclusione sociale. Promuovere l'accesso all'istruzione e al lavoro per garantire pari opportunità a tutti i cittadini. Favorire la mobilità sociale e l'integrazione di gruppi marginalizzati con iniziative ad Hoc.
-Valorizzare la Cultura del Dialogo e del Rispetto, promuovendo l'educazione interculturale e il dialogo interreligioso per contrastare i pregiudizi e la discriminazione. Incoraggiare l'ascolto reciproco e il rispetto delle diverse opinioni. Sostenere iniziative di mediazione e risoluzione dei conflitti per favorire la coesione sociale, non solo durante i campionati del mondo di calcio (smile!).
Affrontare il basso capitale sociale in Italia richiede un impegno a lungo termine e un'azione sinergica da parte di diverse istituzioni e attori sociali. Per tale motivo addito i nostri ragazzi perchè dovremmo investire proprio su di essi perchè saranno sempre meno (calo demografico) e sempre più spinti ad emigrare a causa della pressochè inefficace, azione di Governo (Esempio, 68% di carico fiscale imprenditoriale).
Francamente, non vedo grossi appeal nel rimanere e per questo auspico che Governo e amministrazioni locali, implementino politiche mirate a promuovere la fiducia, la partecipazione civica e la coesione sociale.
La scuola e l'educazione hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere valori di cittadinanza attiva e responsabilità sociale. Le organizzazioni del terzo settore e le associazioni di base possono svolgere un'importante funzione nel coinvolgere i cittadini e nel costruire reti di solidarietà.
Quindi, risolvere il problema del basso capitale sociale non è un compito facile, ma è un investimento necessario per costruire una società italiana più coesa, giusta e prospera ed un nuovo prototipo di italiano evoluto che possa continuare a mantenere integra la reputazione dei grandi italiani del passato che hanno fatto grande la nostra Nazione (Michelangelo, Leonardo, Gallileo, Dante, ecc. ecc.).
Spero di esserti stato utile anche oggi alla tua sana consapevolezza! Work hard and smart
Attendo volentieri un tuo commento all'articolo....grazieee! Tony
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Con stima ... by Tony di investosudime.com
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