La "Crisi economica" è il momento ideale per acquistare un immobile da “mettere a Reddito”, purché sia da acquistare in regime di prima casa. A breve, la riforma del catasto urbano, determinerà un'enorme offerta di case sul mercato e fare dei buoni affari, sarà veramente facile per chi ha “polvere da sparo”. Questo articolo è diretto a coloro che intendono crearsi una rendita, con l'affitto di una nuova unità immobiliare.
Per mantenere i benefici sull'acquisto della prima casa (sconti
sulle imposte da pagare per l'acquisto, come l’imposta di registro, catastale e ipotecaria) è sufficiente spostare o avere già la residenza nel Comune dove si acquista l'immobile. Mentre affittare l'immobile comporta la perdita dell'agevolazione sulla detrazione del 19% sugli interessi passivi del mutuo in quanto è richiesta l'abitazione principale nella quale si dimora abitualmente.
Quando si decide di prendere un'abitazione in affitto (in gergo, “locazione”) il contratto che si sceglie condizionerà le scelte future. Sapere a priori le differenze che comportano le tipologie di contratti, eliminerà le possibilità d'errore e la massimizzazione degli introiti.
Primariamente, le locazioni si distinguono in base alla tempistica del contratto in:
Vediamo quali sono .
-Contratto ordinario a canone libero
Sono le parti a contrattare l'entità del canone di affitto ma la durata minima contrattuale è vincolata ai 4 anni di durata rinnovabili per altri 4 in automatico (4+4). Trascorsi i primi 4 anni se il proprietario/locatore non invia una lettera di disdetta all'affittuario/conduttore entro i 6 mesi prima della scadenza contrattuale, il contratto si rinnova automaticamente per altri 4 anni. Trascorsi gli 8 anni del contratto esso può essere rinnovato con un nuovo contratto o tacitamente rinnovato alle stesse condizioni a meno che una delle due parti non abbia intenzione di recedere con le modalità su specificate. L’autonomia di questo tipo di contratto, il, prevede un’autonomia abbastanza limitata poiché
-Contratto a canone concordato (o convenzionato)
L’importo del canone mensile è calcolato in base ad accordi tabellati e controllabili, tra associazioni dei proprietari e degli inquilini. Solitamente è più basso di quello ordinario e ha lo scopo di agevolare l'incontro tra domanda e offerta, accontentando ambo le parti. Da una parte, l'inquilino paga meno e dall'altra il locatore beneficia di incentivi fiscali quali:
Una tipologia di contratto concordato è la gettonatissima cedolare secca, che mi riservo di spiegare meglio in altro articolo specifico.
-Contratto transitorio
Il canone, di solito, è come quello del concordato aumentato del 20%. Può avere una durata da 1 a massimo 18 mesi. Trascorso il tempo indicato, si considera concluso senza bisogno di comunicazione. Se invece esistono ancora le cause di transitorietà allora occorrerà che il conduttore lo confermi tramite raccomandata da inviare prima della scadenza. Il locatore dovrà controllare la sussistenza dell’esigenza della transitorietà abitativa con apposita documentazione.
-Contratto transitorio per studenti
Questo contratto può durare da 6 a 36 mesi con canoni di locazione vincolati ad accordi locali, come per il concordato. Lo studente deve dimostrare la sua condizione attraverso idonea documentazione di frequenza universitaria. Il locatore potrà richiedere un opportuno deposito cauzionale entro le 3 mensilità, per creare un deterrente alla cura della propria abitazione da parte dell'affittuario. Per tale tipo di contratto sono previsti benefici fiscali per il locatore anche in regime di cedolare secca (fino al 10%). Attenzione però! Un contratto transitorio per essere regolare deve essere:
-Contratto di comodato d’uso
Con questo tipo di contratto il locatore permette l'utilizzo ad un’altra persona per un periodo di tempo determinato. Di solito è gratuito anche se spesso viene utilizzato per affitti in nero. Attendetevi controlli!
Le strade sono essenzialmente due: farlo da soli o demandare l'onere a dei professionisti come aziende o agenzie che affittano.
Non accettare mai che l’inquilino entri in casa senza aver firmato il contratto e aver fatto i primi bonifici. Un ottimo deterrente per evitare che i conduttori commettano cavolate, peraltro prevista da contratto. è la caparra, che dev’essere equivalente almeno ad una mensilità. Essa dovrà essere depositata in forma obbligatoria e servirà nel caso in cui il proprietario abbia bisogno di coprire gli eventuali danni all’immobile provocati dall’inquilino, alla fine del contratto, qualora non abbia provveduto alla riparazione.
Infine, contrarre un’assicurazione a copertura di ogni rischio, certamente è un'ottima idea, se consideri che costa qualche centinaia di Euro l'anno. La tranquillità non ha prezzo, per entrambi. I rischi possono essere l'insolvenza di mensilità non pagate, la riparazione di qualsiasi danno all’immobile e il pagamento di spese legali, nel caso in cui occorresse.
Spero anche oggi di esserti stato utile, ti lascio attendendo un tuo commento o una domanda a cui risponderò quanto prima. Non dimenticare… work hard, lavora duro, perchè se non lavori duro non arriverai mai ad una mazza!
Tony Locorriere
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