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[TRUFFA ONLINE] COME RICONOSCERLA ED EVITARLA?

20 Marzo 2018
TonyLoco

truffeonline

Di truffe online il web è pieno!

Per non farti fregare, devi saper riconoscere e discernere con anticipo una truffa da una vera e propria Opportunità! A risparmio di tempo ti posso dire che io pratico, dopo diverse amichevoli fregature, quello che in gergo si chiama "Outsourcing" cioè mi avvalgo di retribuiti consulenti esterni che però non mi fanno perder tempo e mi fanno guadagnare molto di più di ciò che io "investo" pagandoli (Kiyosaky Docet!). Quello che imparo, cerco di riversarlo qui nel mio sito per fare in modo che tutti nel beneficino, in regime di condivisione totale!

 Cosa dice la legge italiana!

stopalletruffe

Orbene, nel Diritto italiano, la Truffa è "l'ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri". Si ritiene che la parola "Truffa" derivi dal francese "truffe" molto simile al nostro "infinocchiare", in quanto deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità, sia di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato. Nell'ordinamento giuridico italiano la truffa è un reato previsto dall'art. 640 del codice penale.

Le truffe più diffuse sono più spesso a danno di persone sole, spesso anziani ma anche coloro che soffrono di una situazione di disagio, malattia o che non sono in grado di intendere e di volere (circonvenzione di incapace), perciò meno attente ai pericoli esterni. Altra categoria molto esposta è rappresentata della maggior parte degli italiani che cerca scorciatoie verso l'arricchimento facile e che non hanno ancora compreso il vero valore della formazione!

Gli scopi del truffatore:

  • Raccogliere dati sensibili senza il consenso dell'interessato (violazione della privacy) per vendere i dati ricavati a terzi.
  • Farsi dare soldi in cambio di beni o servizi inesistenti.
  • Fare firmare un contratto-capestro con la scusa di raccogliere delle firme per una petizione.
  • Introdursi in casa altrui e portare via beni di valore distraendo la vittima con l'aiuto di un complice.
  • Richiedere un congruo anticipo su un'eredità (finte tasse o spese postali), un premio, un posto di lavoro fittizio.
  • Richiedere una partecipazione azionaria a una società fittizia dietro promessa di ingenti guadagni.
  • Assumere un rappresentante o un artigiano chiedendogli però di anticipare le spese per l'acquisto dei materiali di lavorazione.
  • Fare lavorare gratis una persona spacciando la propria società per ente senza scopo di lucro.
  • Utilizzare illegalmente i diritti di autore di una persona per le proprie pubblicazioni.
  • Indurre con l'inganno.
  • Vendere un prodotto con pubblicità ingannevole, descrivendolo o ritraendolo come migliore (talvolta diverso) o meno costoso di quanto non sia in realtà. Ecc. ecc.

Le tipologie di truffa rientrano in queste categorie:

  • Catena di sant'Antonio;
  • Schema Ponzi, che tratteremo qui di seguito!
  • Frode informatica.
  • Gioco delle tre carte.
  • Insolvenza fraudolenta.
  • Truffa alla nigeriana o Truffa 419.
  • Truffa di Valentin.

Lo Schema Ponzi (spesso confuso generalmente con il marketing multilivello legittimo) è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi "investitori", a loro volta vittime della truffa. La tecnica prende il nome da Charles Ponzi, un immigrato italiano negli USA, che divenne famigerato per avere applicato una simile truffa su larga scala nei confronti della comunità di immigrati prima e poi in tutta la nazione. Ponzi non fu il primo a usare questa tecnica, ma ebbe tanto successo da legarvi il suo nome. Con la sua truffa coinvolse infatti 40.000 persone e, partendo dalla modica cifra di due dollari, arrivò a raccoglierne oltre 15 milioni. Lo schema Ponzi è tornato alla ribalta internazionale nel Dic. 2008, a causa dell'arresto di Bernard Madoff, ex presidente del NASDAQ e uomo molto famoso nell'ambiente di Wall Street. L'accusa nei suoi confronti è di aver creato una truffa compresa tra i 50 e i 65 miliardi di dollari proprio sul modello dello schema di Ponzi, attirando nella sua rete molti fra i maggiori istituti finanziari mondiali. Nel 2009 Bernard Madoff si dichiarò colpevole e fu condannato a, udite udite, 150 anni di carcere.

Lo schema Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote e gli interessi. I guadagni derivano esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie. Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi "investiti" non danno alcuna vera rendita né interesse, essendo semplicemente incamerati dai primi coinvolti nello schema che li useranno inizialmente per rispettare le promesse. La diffusione della truffa spesso diventa di tale portata da renderla palese, portando alla sua interruzione da parte delle autorità.
Le caratteristiche tipiche sono:
  • Promessa di alti guadagni a breve termine;
  • Ottenimento dei guadagni da escamotage finanziari o da investimenti di "alta finanza" documentati in modo poco chiaro;
  • Offerta rivolta, ad un pubblico non competente in materia finanziaria;
  • Investimento legato ad un solo promotore o azienda.
Risulta evidente che il rischio è crescente al crescere del numero degli iscritti, essendo sempre più difficile trovare nuovi "adepti".

Lo schema Ponzi si è sviluppato nel tempo in varianti più complesse, pur mantenendo la stessa base teorica e continuando a sfruttare l'avidità delle persone. Oggi esistono normative serie al riguardo per cui strutture con questi schemi risultano illegali in ogni parte del mondo tutelando sia l'incolumità delle persone sia quelle aziende che scelgano di avvalersi del marketing multilivello. In Italia, Stati Uniti e in molti altri Paesi, questa pratica è un reato, essendo a tutti gli effetti una truffa perseguita a mente della chiarissima L.173/2005

Bene, in questa analitica ed obiettiva disamina, ho voluto colmare la totale assenza d'informazioni a riguardo utilizzando solo Leggi dello Stato, spero di esser stato utile anche questa volta e ti attendo al prossimo articolo!

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Ringrazio sentitamente per il tempo che ci hai devoluto,
Tony Locorriere
Esperto di Risparmi Online e Offline

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